giovedì 10 giugno 2010

Nuovo indirizzo del blog

Questo è il nuovo indirizzo del blog:
http://www.aspettandoilsole.org/aspettandoilsole/

giovedì 22 aprile 2010

Questa è la nostra guida...

Interesse per le questioni familiari
L'Hojjatul-islam wal-muslimin Ibrahim Razini racconta:"L'Ayatollah Khamenei è una guida che si interessa di tutte le questioni, soprattutto del prendersi cura dei propri familiari. Il giorno in cui i pasdaran dovevano partecipare ad un raduno con lui, avemmo l'onore di poterlo incontrare nel suo ufficio prima del convegno. Dopo averci salutato, l'Ayatollah Khamenei, disse: - Oltre ad impegnarvi nel vostro lavoro, occupatevi anche della famiglia. Non dovete pensare solo alle questioni militari, trascurando i diritti dei vostri familiari. I vostri figli non devono avere la sensazione che non vi prendete cura di loro. Essi stanno crescendo e hanno bisogno di essere guidati. Quelli di voi che ne hanno la possibilità e non abitano molto lontano dalla caserma, dovrebbero cercare di tornare a casa dai propri familiari per pranzo e cena.Mi colpì molto questa premura dell'Ayatollah Khamenei verso la famiglia. Egli oltre ad essere molto attento alle questioni militari del paese si occupava anche di ogni minimo particolare della vita quotidiana e lo faceva notare anche agli altri. Questa fu una lezione per tutti noi".

mercoledì 21 aprile 2010

Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)

Seyyed Morteza Hosseyni racconta: «Il giovedì sera era nostra abitudine andare con Hajj Sheykh Mohammad Taqi Bafqi alla moschea di Jamkaran. Una di quelle sere aveva nevicato molto, io ero seduto in casa e all’improvviso mi ricordai che era giovedì. A quel tempo la strada da Qom a Jamkaran non era facilmente transitabile, soprattutto a piedi e con la neve, perciò pensai che probabilmente l’ayatullah Bafqi quella sera non sarebbe andato a Jamkaran. Nonostante ciò, non ero tranquillo quindi andai a casa sua, ma non c’era. Incontrai un conoscente che mi disse di aver visto l’ayatullah Bafqi con un gruppo di studenti dirigersi verso Jamkaran qualche ora prima e che probabilmente adesso erano quasi arrivati.
Non avevo altra scelta che tornare a casa, anche se ero molto preoccupato. In ogni caso mi addormentai e sognai l’imam Mahdi (aj) venire a casa mia e chiedermi: “Seyyed Morteza! Perché sei preoccupato?”. Gli risposi: “Signore mio! Sono preoccupato per Hajj Sheykh Mohammad Taqi Bafqi, poiché stasera è andato alla moschea di Jamkaran e non so in quali condizioni si trovi”.
Egli disse: “Pensi che io sia lontano da lui? Proprio poche ore fa sono stato da lui e gli ho portato il necessario”.
Il giorno dopo incontrai uno degli studenti che era andato alla moschea con l’ayatullah Bafqi e gli chiesi cosa fosse successo.
Raccontò: “Ieri sera ci dirigemmo con l’ayatullah Bafqi verso la moschea e miracolosamente era come se non fosse mai nevicato e la terra fosse asciutta. Arrivammo anche molto presto, però non c’era nessuno e faceva molto freddo e noi non sapevamo cosa fare. All’improvviso un seyyed entrò nella moschea e disse all’ayatullah Bafqi: ‘Volete che vi porti delle coperte e un po’ di legna?’. Egli accettò e il seyyed dopo non molto tempo ci portò quello che ci serviva e se ne andò. Ci chiedemmo da dove si fosse procurato le coperte e la legna poiché il villaggio più vicino era molto distante ed era impossibile che ci avesse messo così poco ad andare e tornare”.
Io gli raccontai il mio sogno e capimmo che l’Imam (aj) non abbandona mai i suoi compagni e li aiuta».[1]
[1] Ketabe masjede Jamkaran.

Storia di un vero muntazir: Shahid Mostafa Chamran (5)

La moglie racconta (dopo che si erano trasferiti in Iran, durante la guerra con l'Iraq): "Un giorno Mostafa mi disse: 'Domani diventerò martire'. Io pensavo stesse scherzando e gli dissi: 'Come se fossi tu a poter decidere!'. Ribatté: 'Io ho chiesto a Dio il martirio e so che Lui esaudirà la mia richiesta. Però voglio che tu acconsenta, voglio andarmene con il tuo consenso'. Alla fine acconsentii, anche se non so come.
La mattina quando stava per uscire gli preparai gli abiti e il fucile come sempre. Quando se ne andò mi resi conto che lui non scherzava mai e che quel giorno non sarebbe tornato, non sarebbe tornato mai più...
Verso mezzogiorno mi chiamarono al telfono dicendo che Mostafa era ferito e dopo vennero ad accompagnarmi all'ospedale. Io conoscevo l'ospedale, ci lavoravo. Come entrammo, mi diressi subito verso la camera mortuaria, sapevo che era diventato martire. Quando vidi il suo corpo dissi: 'Allahumma taqabbal minna hazalqurban' (O Dio, accetta da noi questo sacrificio, frase che disse la nobile Zeynab dopo il martirio dell'imam Husayn)".

martedì 20 aprile 2010

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj): "Dio, gli angeli e tutti gli uomini maledicano coloro che usurpano i nostri beni (come il khums) anche se solo un dirham". Bihar, vol.53, pag.183 in poi, bab 31

In occasione della nascita della nobile Zaynab bint Alì (a)

L'imam Sajjad (a) disse a sua zia Zaynab: "Tu, grazie a Dio, sei una sapiente che non ha avuto insegnante". Bihar vol.45 pag.164

domenica 18 aprile 2010

Questa è la nostra guida...

Il suo coraggio alla preghiera del venerdì
L'Hojjatul-islam wal-muslimin Muhammadì Araqi racconta:"Al tempo della guerra Iraq-Iran, l'Ayatollah Khamenei, oltre a rivestire la carica di Presidente della Repubblica Islamica, era anche l'Imam della preghiera del venerdì di Teheran. Un venerdì, mentre stava tenendo la khutbah, i nemici fecero scoppiare una bomba nell'Università di Teheran, che è il luogo dove si teneva, e tuttora si tiene, la preghiera del venerdì. Subito dopo lo scoppio, l'Ayatollah alzò la mano e proseguì con la khutbah. La sua calma dimostrava che l'accaduto non avrebbe minimamente scalfito il suo forte spirito. Anche la gente, con pazienza e autocontrollo, mantenne l'ordine e continuò ad ascoltare la khutbah come se nulla fosse accaduto. Questo nonostante il fatto che in quel momento molte persone fossero diventate martiri, con il corpo a pezzi, ben visibili a tutti. Quella tragedia fu un evento indimenticabile della Rivoluzione Islamica".