domenica 28 febbraio 2010

Questa è la nostra guida...

La necessità di stare più attenti all'estero
All'epoca in cui volli lasciare il paese (Iran) per andare all'estero a fare tabligh, mi recai dalla Guida Suprema per avere un suo consiglio e lui mi disse: "Quando sarai là, cerca di raddoppiare gli atti mustahabb (meritori), poiché all'estero l'impegno richiesto per restare immune dai peccati è maggiore. Eseguendo questi atti, se al tuo ritorno non sarai migliorato, almeno sarai rimasto come eri quando sei partito; in quella cultura bisogna usare un antidoto più potente".
Questo suggerimento mi fu molto prezioso durante quegli anni.

(Hojjatul-islam wal-muslimin dott. Morteza Tehrani)

Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)

Il nobile sapiente Mirza Qomi racconta: «Stavamo recitando la preghiera con l’allamah Bahrululum nel mausoleo degli imam Hadi e imam Hasan Askari (a). Finito di recitare la testimonianza della seconda rakah, l’Allamah stava per alzarsi che si fermò un attimo. Quando la preghiera terminò, tutti eravamo sorpresi dell’accaduto, però nessuno aveva il coraggio di chiedergli il perché. Tornati a casa, uno dei sayyid mi pregò di domandare all’Allamah il motivo per cui si era fermato un attimo durante la preghiera, io mi rifiutai. L’Allamah si rese conto che stavamo discutendo e mi chiese: “Di cosa state parlando?”. Allora risposi: “Volevamo sapere perché durante la preghiera ti sei fermato per un attimo”. L’Allamah spiegò: “L’imam Mahdi (aj) era entrato nel mausoleo per rivolgere il saluto al suo nobile padre: è nel vedere il suo viso luminoso che mi sono fermato un attimo”».[1]
[1] Najm al-thaqib

In occasione della Settimana dell'Unità tra musulmani

L'Unità tra musulmani nel Sacro Corano:
"Sì, questa vostra Comunità è un'unica Comunità e Io sono il vostro Signore. AdorateMi!" (21:92)

"In verità questa vostra Comunità è una Comunità unica e Io sono il vostro Signore. TemeteMi dunque." (23:52)

"Aggrappatevi tutti insieme alla corda di Allah e non dividetevi tra voi e ricordate la grazia che Allah vi ha concesso: quando eravate nemici è Lui che ha riconciliato i cuori vostri e per grazia Sua siete diventati fratelli. E quando eravate sul ciglio di un abisso di fuoco, è Lui che vi ha salvati. Così Allah vi manifesta i segni Suoi affinché possiate guidarvi.
Sorga tra voi una comunità che inviti al bene, raccomandi le buone consuetudini e proibisca ciò che è riprovevole. Ecco coloro che prospereranno.
E non siate come coloro che si sono divisi, opposti gli uni agli altri, dopo che ricevettero le prove. Per loro c'è castigo immenso."
(3:103-104-105)

mercoledì 24 febbraio 2010

1171 anni di imamato...

Con il martirio dell'imam Hasan al-Askari (a) nell'anno 260 dell'egira, incomincia l'imamato dell'imam Mahdi (aj)
Il Profeta (s) disse: "Ti sia data una lieta novella, o Fatima! Mahdi nascerà dalla tua progenie". Kanz al-'ummal, hadith 34208

martedì 23 febbraio 2010

In occasione del martirio dell'imam Hasan al-Askari (a)

Quando Abu Muhammad, l'imam Hasan al-Askari (a),fu messo in prigione dal califfo abasside, i seguaci degli abassidi andarono da Salih ibn Wasif e gli dissero di non aver pietà di lui. Egli rispose: "Che altro posso fare?! Gli ho mandato due dei peggiori uomini che potessi trovare e quei due (sotto la sua influenza) ora si dedicano alla preghiera". Bihar, vol.50, pag.308

lunedì 22 febbraio 2010

Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)

Mirza Abolqasem Qomi racconta: «Io e l’allamah Bahrululum partecipavamo alle lezioni di Baqer Behbahani e quando studiavamo insieme, ero io a spiegargli le lezioni. In seguito mi trasferii in Iran e, dopo un po’ di tempo, venni a sapere che Sayyid Bahrululum era considerato da tutti un grande sapiente. Questo mi sorprese, poiché durante i nostri studi insieme aveva dimostrato di non essere molto brillante.
Durante un viaggio in Iraq incontrai Sayyid Bahrululum e mi resi conto che era davvero un mare di sapienza (Bahrululum), per questo motivo gli chiesi come avesse raggiunto tale livello di conoscenza. Egli mi rispose: “La risposta di quello che mi chiedi è un segreto, però te lo rivelerò, a patto che, fino a quando sono vivo, non lo dica a nessuno”. Io accettai, quindi mi disse: “Una notte andai alla moschea di Kufa e vidi il mio signore, l’imam Mahdi (aj) che recitava una preghiera. Lo salutai ed egli mi rispose e mi ordinò di avvicinarmi, io feci qualche passo, mi ordinò di andare più vicino, mi avvicinai ancora, di nuovo mi ordinò di avvicinarmi. Allora mi abbracciò e ciò che Dio volle si trasferì nel mio petto”».[1]
[1][1] Najm al-thaqib.

Questa è la nostra guida...

Conoscenza della storia e degli statisti di vari paesi
Durante il primo incontro tenutosi tra la Guida Suprema e Kofi Annan, all'inizio dei colloqui, s'intrattennero sulla storia del Ghana, i suoi personaggi di primo piano e la sua situazione politica e sociale. Dopo l'incontro, Kofi Annan disse:"Io che provengo dal Ghana non sono così informato sul mio paese come lo è lui. Gli iraniani e i musulmani devono essere orgogliosi di avere una guida come lui. Magari fosse lui il segretario generale delle Nazioni Unite!".Inoltre, dopo la riunione, ai giornalisti disse che l'Ayatollah Khamenei aveva conquistato il suo cuore sin dal primo istante dell'incontro.
(Hojjatul-islam Payandeh, docente universitario)

domenica 21 febbraio 2010

Il tawakkul (1)

Uno degli aspetti fondamentali dell'Islam è il tawakkul.
Il tawakkul è l'affidarsi a Dio, sperare solo in Lui affinché le nostre questioni si risolvano o succeda ciò che Egli ha stabilito sia meglio per noi.
L'ayatollah Mesbah Yazdi tratta questo argomento nei primi capitoli del libro "Rahyane kuye dust" (lett. Coloro che sono in viaggio verso l'Amico, cioè Dio), dove analizza l'hadith Mi'raj. Mi sono ispirata al suo testo per scrivere questo post.

La più importante fonte dell'Islam, il Corano, cita più volte il tawakkul come una delle azioni dei veri credenti (3:122, 5:23, 8:2) e invita più volte ad affidarsi solo a Dio, nominando le sue caratteristiche perfette (25:58, 27:79, 39:36, 6:14-17). D'altronde a chi rivolgersi se non a Colui che è l'Onnipotente, il Vivo, il Creatore?
Ma ci rendiamo conto ancor di più dell'importanza del tawakkul leggendo alcuni bellissimi hadith degli Infallibili Imam (a) a questo riguardo.
L'imam Sadiq riporta che il Profeta disse "Dio rivelò a uno dei suoi Profeti (a):
Giuro sulla mia Gloria e Magnificenza, chiunque abbia speranza in altri che Me, non gli darò speranza, tra la gente gli vestirò l'abito dell'umiliazione e lo terrò lontano dalla Mia grazia. Nelle difficoltà il Mio servo spera in altri che Me, quando le difficoltà sono nelle Mie mani, sono Io l'Autosufficiente e il Misericordioso, la chiave dei suoi problemi è nelle Mie mani e la mia porta è aperta per chiunque Mi chiami?"
In un altro hadith Dio dice: "Chi può dire di essersi affidato a Me nelle difficoltà e io lo abbia abbandonato?", inoltre: "Chi può dire di essersi affidato a Me nei suoi grandi progetti e io non gli abbia dato speranza?".
Ancora Dio ci dice: "Ho tenuto protette presso di Me le speranze dei Miei servi, ma loro non hanno dimostrato di essere contenti (le hanno affidate ad altri o a loro stessi, altrimenti non andrebbero a cercare l'aiuto di altri, e ciò dimostra che in realtà non Mi hanno accettato come loro Signore o non si fidano di Me), e ho riempito i Miei cieli di coloro che non si stancano di lodarMi (gli angeli) e ho ordinato loro di non chiudere le porte tra Me e i Miei servi, però loro (i Miei servi) non si sono fidati della Mia parola".
(continua)

sabato 20 febbraio 2010

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj) nella sua lettera a Shaykh al-Mufid: "Al mio fratello forte in fede e waliyy maturo al-Shaykh al-Mufid... che Dio mantenga costante la sua gloria... ringrazio Dio, oltre a cui non c'è altra divinità, di avere un compagno com te...". Bihar vol.53 pag.174 in poi bab 31

mercoledì 17 febbraio 2010

Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)

Il grande sapiente Mulla Zaynulabidin Salmasi racconta: «Un giorno stavo partecipando a una delle lezioni dell’allamah Tabatabai Bahrululum a Najaf. Quando la lezione finì, uno degli astanti chiese all’Allamah di narrare una delle sue esperienze gnostiche. Allora Sayyid Bahrululum raccontò: -Alcune notti fa mi recai alla moschea di Kufa per recitare la preghiera meritoria della notte. Allorché uscii dalla moschea, volevo tornare a Najaf, che inaspettatamente sentii il bisogno di andare alla moschea di Sahlah, però ero preoccupato di non arrivare in tempo a Najaf per le lezioni del mattino.
Ero ancora in dubbio quando improvvisamente arrivò una tempesta di sabbia che mi guidò fino alla moschea di Sahlah; entrai e vidi che non c’era nessuno tranne un nobile uomo dedito a suppliche che facevano piangere gli occhi e il cuore di chi le ascoltava. Sentii che mi tremavano le ginocchia nel sentire queste parole e frasi commoventi, che mai avevo sentito prima d’allora. Incominciai a piangere e rimasi lì fino a quando le sue suppliche finirono. L’uomo si accorse della mia presenza e mi disse di avvicinarmi. Io avanzai di qualche passo, mi disse di avvicinarmi ancora di più. Feci qualche altro passo, di nuovo mi ripeté lo stesso ordine dicendo: “L’educazione richiede che gli ordini vengano rispettati”. Allora gli andai così vicino che la mia mano poteva toccarlo e la sua poteva toccare me, quindi egli (aj) incominciò a parlarmi».[1]
[1] Najm al-thaqib.

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj) che il suo nobile padre gli disse (continua dal precedente): "...quando le loro basi e i loro pilastri si rafforzeranno, allora i nemici dell'Islam si disperderanno...". Bihar vol.51 pag.313 in poi bab 15

martedì 16 febbraio 2010

Questa è la nostra guida...

Per non inchinarsi
In Libia, era stato innalzato un tendone la cui entrata era bassa, e chiunque volesse entrarci, era costretto a piegarsi. All'interno del tendone, proprio di fronte all'ingresso, era stato appeso un ritratto di Gheddafi, di modo che tutti quelli che entravano, involontariamente, chinavano la testa alla foto di Gheddafi. Quando fu la volta dell'Ayatollah Khamenei, per non dover chinare il capo al ritratto di Gheddafi, entrò dandogli la schiena.
(Ayatollah Khazali)

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj) che il suo nobile padre gli disse (continua dal precedente): "... il loro comportamento nella religione è severo, persino i loro nemici ammettono il loro buon carattere ...". Bihar vol.51 pag.313 in poi bab 15

lunedì 15 febbraio 2010

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj) che il suo nobile padre gli disse (continua dal precedente): "...le loro anime sono pure dall'impurità dell'opposizione...". Bihar vol.51 pag.313 in poi bab 15

domenica 14 febbraio 2010

Questa è la nostra guida...

Rispetto dei limiti religiosi in diplomazia
Una delle questioni che durante la Presidenza dell'Ayatollah Khamenei ebbe grande eco nel mondo e produsse un'impressione favorevole nei musulmani, fu il suo comportamento nei confronti di un invito a una cena ufficiale da parte del presidente dello Zimbabwe (gennaio 1986). Dopo che alla Guida Suprema fu fatto presente che a tavola vi erano delle bevande alcoliche, egli fece sapere che la delegazione iraniana non si sarebbe presentata a quell'invito a meno che non fossero tolti gli alcolici. Fu risposto: "Noi non avremo a che fare con voi, nel senso che non li offriremo agli iraniani, bensì li offriremo agli ospiti non-iraniani, secondo le nostre usanze". La Guida Suprema comunicò: "Noi non presenzieremo ad una cena dove vi siano bevande alcoliche, poiché secondo la sharia è haram". Gli zimbabwesi non accettarono di togliere gli alcolici e la Guida non partecipò a quella cena.Gli occidentali e i loro media pensarono di aver trovato un'occasione ghiotta, e nel mondo diffusero questa notizia dicendo che gli iraniani e il loro Presidente avevano infranto il protocollo in vigore negli incontri internazionali, non presentandosi ad una cena ufficiale; tuttavia nel mondo islamico la diffusione di questa notizia rinforzò la posizione degli ideali del sistema islamico e favorì la Repubblica Islamica dell'Iran.
(Dott. Alì Akbar Velayati, Consigliere della Guida Suprema per gli Affari Internazionali)

Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)

Moqaddas Ardabili aveva un allievo molto virtuoso e sapiente che si chiamava Mir 'Allam.
Questo suo allievo racconta: «Una notte, dopo aver finito di studiare, uscii e mi accorsi che un uomo si stava dirigendo verso il mausoleo dell’imam Alì (a). Pensai che fosse un ladro, perciò mi avvicinai senza che egli s’accorgesse della mia presenza. Egli si avvicinò al mausoleo dell’Imam (a), quindi vidi che la prima porta e in seguito la seconda e la terza si aprirono. L’uomo porse il suo saluto all’Imam (a) e ricevette risposta, quindi incominciò a parlare di questioni religiose con l’Imam (a). Quando sentii la sua voce, capii che era il mio maestro Moqaddas Ardabili. In seguito egli uscì dal mausoleo e si diresse verso Kufa mentre io continuavo a seguirlo. Giunto alla moschea di Kufa, lo sentii parlare con un’altra persona riguardo agli stessi argomenti.
Uscito dalla moschea, lo chiamai: “Signore mio! Io ti ho seguito per tutta la notte, ti prego, dimmi chi erano le persone con cui hai parlato”.
Egli mi fece promettere che non avrei raccontato questo suo segreto a nessuno finché era in vita, quindi mi disse: “A volte ho problemi a risolvere alcune questioni religiose, perciò di notte mi reco presso la tomba del Principe dei Credenti (a), con cui ne discuto e lui mi risponde. Stanotte l’imam Alì (a) mi ha mandato dall’imam Mahdi (aj), dicendomi che egli si trovava presso la moschea di Kufa e di chiedere a lui riguardo a questa questione”».[1]
Esiste anche un’altra versione di questa vicenda, leggermente diversa.
[1] Bihar al-anwar.

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj) che il suo nobile padre gli disse (continua dal precedente): "...i loro cuori sono puri dall'impurità dell'ipocrisia...". Bihar vol.51 pag.313 in poi bab 15

sabato 13 febbraio 2010

In occasione del martirio del Profeta (s), dell'imam Hasan (a) e dell'imam Ridha (a)

Il Profeta (s) disse: "La prima persona che si presenterà al cospetto di Dio Onnipotente sarò io, il Suo Libro e la mia Ahlulbayt (a), quindi la mia Ummah. Allora chiederò alla mia Ummah come si sono comportati con il Libro di Dio e la mia Ahlulbayt (a)". al-Kafi 2/600/4

Il Profeta (s) riferendosi all'imam Hasan (a) disse: "O Dio! Io lo amo, anche Tu amalo e ama coloro che lo amano". Kanz al-ummal 37640

L'imam Ridha (a) disse: "Il faraj verrà dopo la disperazione". Bihar vol.52 pag.111

giovedì 11 febbraio 2010

In occasione del 31esimo anniversario della rivoluzione islamica in Iran

L’imam Kazim (a) disse: “Un abitante di Qom inviterà la gente alla verità, alcuni si uniranno a lui, forti come il ferro, che il vento non può scuotere, che non si stancano della guerra, non hanno paura e sperano in Allah”. Biharulanwar, vol. 60, pag. 216

mercoledì 10 febbraio 2010

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj) che il suo nobile padre gli disse: "È come se vedessi (i tuoi compagni)... accanto alla Pietra Nera che con entusiasmo si accalcano verso di te tale che le loro braccia si incrociano le une con le altre". Bihar vol.51 pag.313 in poi bab 15

lunedì 8 febbraio 2010

Storia di un vero muntazir: Shahid Seyyed Mohammad Hosseyni Beheshti (6)

Uno dei suoi amici racconta: "Quando eravamo ad Amburgo (Shahid Beheshti era stato mandato là per circa 4 anni), c'era un ragazzino di circa 10-12 anni che ogni tanto veniva in moschea. Un giorno andò da Shahid Beheshti, dicendogli che il suo insegnante gli aveva chiesto di andare da lui e porgli alcune domande sull'Islam. Shahid Beheshti gli disse che poteva venire da lui il giorno seguente alle 16:30.

Il giorno dopo, mentre stavamo andando alla moschea, l'auto si ruppe e non riuscii a metterla a posto. Shahid Beheshti mi chiese quanto tempo ci sarebbe voluto ad aggiustare l'auto, gli chiesi perchè e rispose che doveva vedere una persona alle 16:30. Io, che sapevo doveva incontrare il ragazzino del giorno prima, gli dissi di non preoccuparsi che era solo un bambino e vedendo che faceva tardi si sarebbe messo a giocare, anche se arrivavamo alle 17:30 non era un problema. Shahid Beheshti mi rispose che così non era corretto, si era messo d'accordo per le 16:30, quindi doveva essere lì a quell'ora. Quindi prese un taxi per arrivare in tempo in moschea".

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj) che il suo nobile padre gli consigliò:"Figlio mio! Fatti aiutare dalla luce della pazienza nel compiere le tue azioni affinché tu possa compierle nel luogo e nel momento opportuno". Bihar vol.51 pag.313 in poi bab 15

giovedì 4 febbraio 2010

In occasione di Arba'in (40 giorni dal martirio dell'imam Husayn)

Disse il nostro Imam (aj): "In verità uccidendoti hanno ucciso l'Islam, hanno abbandonato a se stessi la preghiera e il digiuno, hanno annullato le tradizioni e le regole (religiose), hanno distrutto le basi della fede, hanno alterato i versetti del Corano". Bihar vol.98, pag.317 bab 24

mercoledì 3 febbraio 2010

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj) (continua dal precedente): "...li ha creati pazienti affinché avessero un buon Fine (nell'Aldilà) e per questo loro buon Fine venissero glorificati (nell'Aldilà)". Bihar vol.51 pag.313 bab 15

martedì 2 febbraio 2010

Questa è la nostra guida...

Come guidò due giovani sulla retta via...
Un amico racconta che un giorno l'ayatollah Khamenei era andato sui monti che si trovano nei dintorni di Teheran, e lì aveva incontrato una ragazza e un ragazzo, entrambi studenti, che a causa del loro comportamento inadeguato, pensarono che la Guida Suprema li avrebbe fatti arrestare. Contrariamente a quello che avevano pensato quei due, Khamenei si informò sulla loro salute, la professione e su come fossero imparentati tra di loro. Il ragazzo, data la buona disposizione d'animo della Guida Suprema, disse la verità che erano amici. Khamenei, all'inizio, parlò loro dello sport e dei suoi benefici e poi disse: "Non sarebbe male per voi se vi sposaste". Nel caso fossero d'accordo, egli propose di stabilire un giorno in cui recarsi da lui, che era disposto a stipulare personalmente il contratto di matrimonio. I due giovani si congedarono e il giorno prestabilito, con le rispettive famiglie, si presentarono al cospetto dell'Ayatollah Khamenei che recitò il contratto di matrimonio. Grazie alla sua magnanimità, la Guida Suprema fece cambiare rotta a questi due giovani: la ragazza senza hijab diventò una ragazza spirituale con hijab e il ragazzo studente si trasformò in un giovane religioso.
(Muhammad Amin Nejad, impiegato della Radio Televisione Iraniana, Teheran)

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj) (continua dal precedente): "...Dio ha voluto che venissero oppressi per poterli riempire di gloria il Giorno della Resurrezione...". Bihar vol.51 pag.313 bab 15

lunedì 1 febbraio 2010

Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)

Al-Shahid al-Thani era in viaggio con una carovana, a un certo punto si fermarono vicino a una moschea dove erano sepolti alcuni Profeti (a). Al-Shahid voleva entrare nella moschea, ma questa era chiusa con un lucchetto. Miracolosamente egli riuscì ad aprirlo, entrò ed incominciò a pregare e compiere dua. Era talmente concentrato nell’adorazione che non si accorse della partenza della carovana e rimase lì da solo.
Quando si rese conto di ciò che era successo, s’ incamminò per raggiungere la carovana. Era ormai stanco e non riusciva a vedere la carovana nemmeno da lontano.
All’improvviso vide avvicinarsi un uomo a cavallo di un mulo che lo invitò a salire.
Al-Shahid montò sul mulo e a una velocità incredibile raggiunsero la carovana.
Al-Shahid racconta: “Dopo lo cercai, ma non lo vidi più e mai lo avevo visto prima di allora”.[1]
[1] Najm al-thaqib.

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj) (continua dal precedente): "...sono esperti di religione ed è con il suo aiuto che combattono i nemici...". Bihar vol.51 pag.313 bab 15