Una delle questioni che durante la Presidenza dell'Ayatollah Khamenei ebbe grande eco nel mondo e produsse un'impressione favorevole nei musulmani, fu il suo comportamento nei confronti di un invito a una cena ufficiale da parte del presidente dello Zimbabwe (gennaio 1986). Dopo che alla Guida Suprema fu fatto presente che a tavola vi erano delle bevande alcoliche, egli fece sapere che la delegazione iraniana non si sarebbe presentata a quell'invito a meno che non fossero tolti gli alcolici. Fu risposto: "Noi non avremo a che fare con voi, nel senso che non li offriremo agli iraniani, bensì li offriremo agli ospiti non-iraniani, secondo le nostre usanze". La Guida Suprema comunicò: "Noi non presenzieremo ad una cena dove vi siano bevande alcoliche, poiché secondo la sharia è haram". Gli zimbabwesi non accettarono di togliere gli alcolici e la Guida non partecipò a quella cena.Gli occidentali e i loro media pensarono di aver trovato un'occasione ghiotta, e nel mondo diffusero questa notizia dicendo che gli iraniani e il loro Presidente avevano infranto il protocollo in vigore negli incontri internazionali, non presentandosi ad una cena ufficiale; tuttavia nel mondo islamico la diffusione di questa notizia rinforzò la posizione degli ideali del sistema islamico e favorì la Repubblica Islamica dell'Iran.
(Dott. Alì Akbar Velayati, Consigliere della Guida Suprema per gli Affari Internazionali)
Nessun commento:
Posta un commento