martedì 18 agosto 2009

Storia di un vero muntazir: Shahid Nawwab Safawi (12)



Uno dei compagni di Nawwab, Mahdi Hashemi, era stato condannato a morte e con chi chiunque si mettessero in contatto, tutti dicevano che l'unico che poteva annullare la sentenza era lo Shah. Nawwab si recò dallo Shah, il ministro della corte dello Shah gli raccomandò di rispettare il cerimoniale e Nawwab gli rispose: "Non c'è bisogno che tu mi dica cosa devo fare, lo so bene".
Lo Shah era in piedi accanto ad un albero, il ministro gli disse di fare l'inchino, Nawwab a bassa voce gli rispose: "Sta zitto!", molto velocemente salutò e diede la mano allo Shah, che l'aveva allungata perché venisse baciata!
Lo Shah gli disse: "Ho sentito dire che ti dedichi agli studi religiosi, io sono pronto a finanziare i tuoi studi". Nawwab rispose: "La gente musulmana dell'Iran è pronta a sostenere questo umile soldato dell'imam Mahdi (aj)...Voglio darle un consiglio: non pensi che coloro che le stanno intorno la sosterranno per sempre...Lei deve stare dalla parte della gente oppressa e povera...".
Quel giorno stesso la condanna di Mahdi Hashemi venne cambiata in ergastolo. In seguito si racconta che lo Shah disse al suo ministro: "Questo seyyed mi parlava come parla un genarale al suo soldato, come se io non fossi lo Shah di questo paese!".

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