La moglie di Shahid Motahhari racconta alcuni aspetti della vita del marito: "Morteza Motahhari fin da bambino era abituato ad avere sempre il wudhu. Sua madre racconta: 'Io avevo cinque figli, tutti facevano il wudhu solo al momento della preghiera, mentre Morteza era sempre col wudhu. Quando gli chiesi perché, mi rispose che voleva che il suo cuore fosse luminoso'.
Egli era abituato a dormire poco, quattro ore di notte, mezz'ora a mezzogiorno e mezz'ora dopo le sei di mattina.
Quando insegnava all'università, si presentava sempre in classe un quarto d'ora prima dell'orario d'inizio della lezione e usciva un quarto d'ora dopo, diceva: 'Se un professore si presenta in classe in ritardo o rimane meno del dovuto, ha lavorato meno e quindi il suo guadagno non è halal'.
Era strano come lavorasse tanto! Non sprecava nemmeno un minuto.
Se avevamo cento ospiti in casa e veniva recitata l'azan, egli andava a recitare la preghiera".
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