Uno degli insegnanti dell’allamah Helli non era un seguace dell’Ahl-ul-Bayt (a) e aveva scritto un libro sulla Shi’a che leggeva alla gente. Egli non dava questo libro a nessuno per timore che i sapienti sciiti potessero ribattere le sue critiche.
L’Allamah era alla ricerca di un modo per impossessarsi di questo libro, approfittò del profondo affetto che lo legava al suo insegnante per pregarlo di concedergli il libro. Il suo insegnante, non volendo rifiutare, gli rispose che aveva giurato di non lasciare questo libro in mano a nessuno per più di una notte.
L’Allamah accettò e si portò il libro a casa dove incominciò a copiarlo. Purtroppo, passata la mezzanotte, si addormentò, quindi si presentò l’imam Mahdi (aj) e gli disse: “Dammi il libro e tu riposa”.
Quando l’Allamah si svegliò vide che il libro era stato miracolosamente copiato.[1]
[1] Majalisul-mu'minin.
L’Allamah era alla ricerca di un modo per impossessarsi di questo libro, approfittò del profondo affetto che lo legava al suo insegnante per pregarlo di concedergli il libro. Il suo insegnante, non volendo rifiutare, gli rispose che aveva giurato di non lasciare questo libro in mano a nessuno per più di una notte.
L’Allamah accettò e si portò il libro a casa dove incominciò a copiarlo. Purtroppo, passata la mezzanotte, si addormentò, quindi si presentò l’imam Mahdi (aj) e gli disse: “Dammi il libro e tu riposa”.
Quando l’Allamah si svegliò vide che il libro era stato miracolosamente copiato.[1]
[1] Majalisul-mu'minin.
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