martedì 26 gennaio 2010

Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)

Nell’anno 339 dell’Egira un gruppo della setta sciita dei Qaramitah si recò alla Mecca per collocare la Pietra Nera al suo posto. Shaykh Ja'far ibn Quluwieh voleva andare alla Mecca per assistere a questo importante evento e incontrare l’imam Mahdi (aj) poiché sapeva che, secondo gli hadith, solo un’Infallibile (a) può porre la Pietra Nera al suo posto.
Quando arrivò a Baghdad si ammalò e non poté continuare il viaggio. Quindi incaricò qualcun altro di fare l’hajj al suo posto, scrisse una lettera, la timbrò e la diede a questa persona, dicendo: “Dai questa lettera a colui che porrà la Pietra Nera al suo posto”. In questa lettera chiese all’imam Mahdi (aj) quanti anni avrebbe vissuto e se sarebbe guarito da questa malattia.
L’uomo incaricato dallo Shaikh racconta: «Io entrai alla Mecca e pagai uno dei servitori della Ka'bah affinché potessi avvicinarmi e vedere chi avrebbe sistemato la Pietra Nera al suo posto. Chiunque si avvicinasse per mettere la Pietra al suo posto, non ci riusciva, fino a quando non arrivò un uomo con un viso splendente che riuscì a porla al suo posto e poi si allontanò.
Io lo seguii, facendomi strada con fatica tra la gente, finché riuscii a raggiungerlo ed egli mi disse: “Dammi ciò che ti è stato consegnato”. Gli diedi la lettera e senza leggerla mi disse: “Digli di non temere, vivrà ancora per trent’anni”. All’improvviso mi misi a piangere e non potei muovermi, l’uomo se ne andò e, come aveva previsto, Ibn Quluwieh visse ancora per trent’anni».[1]
[1] Fawa'id al-radhawiyyah.

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