Uno degli eruditi appartenente alla setta degli Zaydiyyah, conosciuto per la sua sapienza, viveva nello Yemen e scriveva lettere ai dotti sciiti affinché gli provassero l’esistenza dell’imam Mahdi (aj). Molti risposero alle sue lettere, ma nessuno riuscì a convincerlo; per questo motivo scrisse direttamente al grande marjà l’ayatullah Seyyed Abolhasan Esfahani. Come risposta l’ayatullah Esfahani lo invitò a Najaf ed egli accettò.
Il sapiente zaydita si recò a casa dell’ayatullah Esfahani e incominciarono ad esaminare l’argomento, senza però giungere a una conclusione. Pertanto l’ayatullah Esfahani disse a uno dei suoi servi di prendere una lampada che voleva condurre i suoi ospiti in un posto.
“Dove?”, chiese il sapiente zaydita.
“Vi porterò in un luogo in cui possiate vedere la sua nobile presenza con i vostri occhi affinché non abbiate più alcun dubbio”.
L’allamah Hajj Seyyed Hasan Mirjahani era presente e racconta: «Quando sentimmo le parole dell’Ayatullah rimanemmo di stucco e ci alzammo per andare con loro, ma l’Ayatullah non ce lo permise. Il giorno dopo incontrai il sapiente zaydita e gli chiesi cosa fosse successo.
Rispose: “Ringrazio Dio che ci ha guidati verso la religione della Famiglia della Rivelazione e della Profezia (a) e ci ha convinti dell’esistenza dell’imam Mahdi (aj), ora anche noi siamo seguaci della vostra religione e dell’imam del Tempo (aj)”. Continuò: “Ieri notte, andammo con l’ayatullah Esfahani nel luogo conosciuto come Maqam Waliyyilasr (aj). L’Ayatullah eseguì il wudhu e recitò una preghiera, poi una dua . All’improvviso il luogo s’illuminò di una luce molto forte e io svenni”. Il figlio del sapiente zaydita, che li aveva accompagnati, aggiunse: “Io li stavo aspettando fuori del Maqam, che improvvisamente sentii mio padre urlare. Corsi verso di lui e vidi che era svenuto. Quando si riprese disse di aver visto l’imam Mahdi (aj)”.
Quando il sapiente zaydita tornò nello Yemen s’impegnò a fondo per diffondere lo sciismo fra i suoi compagni».[1]
[1] Keramat Salehin.
Il sapiente zaydita si recò a casa dell’ayatullah Esfahani e incominciarono ad esaminare l’argomento, senza però giungere a una conclusione. Pertanto l’ayatullah Esfahani disse a uno dei suoi servi di prendere una lampada che voleva condurre i suoi ospiti in un posto.
“Dove?”, chiese il sapiente zaydita.
“Vi porterò in un luogo in cui possiate vedere la sua nobile presenza con i vostri occhi affinché non abbiate più alcun dubbio”.
L’allamah Hajj Seyyed Hasan Mirjahani era presente e racconta: «Quando sentimmo le parole dell’Ayatullah rimanemmo di stucco e ci alzammo per andare con loro, ma l’Ayatullah non ce lo permise. Il giorno dopo incontrai il sapiente zaydita e gli chiesi cosa fosse successo.
Rispose: “Ringrazio Dio che ci ha guidati verso la religione della Famiglia della Rivelazione e della Profezia (a) e ci ha convinti dell’esistenza dell’imam Mahdi (aj), ora anche noi siamo seguaci della vostra religione e dell’imam del Tempo (aj)”. Continuò: “Ieri notte, andammo con l’ayatullah Esfahani nel luogo conosciuto come Maqam Waliyyilasr (aj). L’Ayatullah eseguì il wudhu e recitò una preghiera, poi una dua . All’improvviso il luogo s’illuminò di una luce molto forte e io svenni”. Il figlio del sapiente zaydita, che li aveva accompagnati, aggiunse: “Io li stavo aspettando fuori del Maqam, che improvvisamente sentii mio padre urlare. Corsi verso di lui e vidi che era svenuto. Quando si riprese disse di aver visto l’imam Mahdi (aj)”.
Quando il sapiente zaydita tornò nello Yemen s’impegnò a fondo per diffondere lo sciismo fra i suoi compagni».[1]
[1] Keramat Salehin.
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