giovedì 25 marzo 2010

Questa è la nostra guida...

Prestare attenzione nel lodare qualcuno
Nell'estate del 1351, egira solare, mi trovavo a Mashhad. Alcuni amici proposero di andare a pranzo a Jagharq, un paese nei dintorni, la proposta fu accettata e ci avviammo. Dopo aver consumato il pranzo demmo il via alle discussioni scientifiche e politiche. Una di queste discussioni aveva come oggetto un docente universitario: alcuni amici erano suoi oppositori, io invece, quel giorno, ero un suo accanito sostenitore e lo difendevo a spada tratta. La discussione terminò. Nel frattempo eravamo venuti a sapere che l'Ayatollah Khamenei risiedeva nelle vicinanze. Decidemmo di non perdere quell'occasione e di andare a trovarlo tutti insieme. Ci mettemmo perciò in fila per prendere il minibus che ci avrebbe portato a Mashhad. Proprio in quel mentre si mise in fila anche la Guida Suprema e io, che ero un pochino più avanti, mi fermai e salii sul minibus insieme a lui. Mi sedetti accanto a lui e non mi lasciai sfuggire l'occasione per chiedergli la sua opinione riguardo al docente universitario. L'Ayatollah Khamenei iniziò a parlare con determinazione, senza diffamare nessuno, e pacatamente disse: "Quando si loda qualcuno, bisogna farlo rispettando certi limiti, la persona lodata non deve essere indotta a pensare che anche i suoi punti deboli e i difetti vengano approvati".
(Hojjatul-islam wal-muslimin Muhammad Reza Faker)

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