lunedì 29 marzo 2010

Questa è la nostra guida...

La lettera
Nel 1374, egira solare, venne nel mio ambulatorio una signora con il suo bambino. Tutti e due erano affetti da tubercolosi. La signora era talmente ammalata che sputava sangue. Li visitai entrambi e prescrissi loro delle medicine. Quando consegnai la prescrizione alla signora, ella disse sconsolata: "Ho ancora la ricetta dell'altra volta! Ero già stata da lei e, a causa di problemi economici, non ho potuto comperare le medicine. Ho quattro figli e, a parte mia figlia di dieci anni, abbiamo tutti la stessa malattia; oltre a tutto mio marito è invalido e disoccupato. L'unica fonte di sostentamento viene dalla figlia di dieci anni che porta a casa qualche soldo annodando tappeti, ma non basta nemmeno per acquistare il pane". Io le dissi: "Parlerò della vostra situazione con i miei amici così vediamo se riusciamo a trovare una soluzione ai vostri problemi".La signora se ne andò e io continuai a pensare ad una soluzione. Dopo un'ora si ripresentò. Questa volta però aveva un atteggiamento diverso, non stava più nella pelle dalla felicità e mi disse: "Non c'è più bisogno che lei si dia da fare per me!". Le chiesi il motivo e lei mi spiegò: "Quando sono arrivata a casa, è venuta a trovarci una commissione che ha esaminato la nostra situazione. Hanno deciso che domani mattina ci accompagnano tutti in ospedale per farci curare". Le chiesi: "Chi ha mandato questa commissione? ". Lei disse: "La Guida Suprema". Le domandai: "Come ha fatto a sapere della vostra situazione?". Disse: "In questi giorni l'Agha Khamenei è venuto a Qom e, in una lettera indirizzata a lui, ho descritto le mie condizioni di vita. La lettera è stata consegnata all'ufficio della Guida Suprema. Viene data la priorità alle persone che hanno più urgenza e, data la situazione in cui mi trovo, mi è stata concessa questa grazia". Questo approccio fu per me molto dolce. Quando l'essere umano vede questo tipo di comportamento, gli vengono in mente i santi uomini di Dio.

(Dott. Vahidi)

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