giovedì 10 giugno 2010
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giovedì 22 aprile 2010
Questa è la nostra guida...
mercoledì 21 aprile 2010
Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)
Non avevo altra scelta che tornare a casa, anche se ero molto preoccupato. In ogni caso mi addormentai e sognai l’imam Mahdi (aj) venire a casa mia e chiedermi: “Seyyed Morteza! Perché sei preoccupato?”. Gli risposi: “Signore mio! Sono preoccupato per Hajj Sheykh Mohammad Taqi Bafqi, poiché stasera è andato alla moschea di Jamkaran e non so in quali condizioni si trovi”.
Egli disse: “Pensi che io sia lontano da lui? Proprio poche ore fa sono stato da lui e gli ho portato il necessario”.
Il giorno dopo incontrai uno degli studenti che era andato alla moschea con l’ayatullah Bafqi e gli chiesi cosa fosse successo.
Raccontò: “Ieri sera ci dirigemmo con l’ayatullah Bafqi verso la moschea e miracolosamente era come se non fosse mai nevicato e la terra fosse asciutta. Arrivammo anche molto presto, però non c’era nessuno e faceva molto freddo e noi non sapevamo cosa fare. All’improvviso un seyyed entrò nella moschea e disse all’ayatullah Bafqi: ‘Volete che vi porti delle coperte e un po’ di legna?’. Egli accettò e il seyyed dopo non molto tempo ci portò quello che ci serviva e se ne andò. Ci chiedemmo da dove si fosse procurato le coperte e la legna poiché il villaggio più vicino era molto distante ed era impossibile che ci avesse messo così poco ad andare e tornare”.
Io gli raccontai il mio sogno e capimmo che l’Imam (aj) non abbandona mai i suoi compagni e li aiuta».[1]
[1] Ketabe masjede Jamkaran.
Storia di un vero muntazir: Shahid Mostafa Chamran (5)
La mattina quando stava per uscire gli preparai gli abiti e il fucile come sempre. Quando se ne andò mi resi conto che lui non scherzava mai e che quel giorno non sarebbe tornato, non sarebbe tornato mai più...
martedì 20 aprile 2010
In occasione della nascita della nobile Zaynab bint Alì (a)
domenica 18 aprile 2010
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mercoledì 14 aprile 2010
Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)
Trascorso un anno, una notte mi venne rivelato di farmi trovare il giorno dopo nel bazar dei venditori di meloni di Isfahan. Il giorno successivo andai al bazar e mi resi conto che l’Imam (aj) era seduto vicino a uno dei venditori più poveri. Mi avvicinai e lo salutai, dopo aver risposto al mio saluto mi domandò cosa volessi. Gli chiesi un po’ di capitale ed egli mi donò una moneta di scarso valore. Specificai che era per investirlo. Allora non mi diede nemmeno la moneta e capii che non ero ancora degno del suo aiuto.
Mi dedicai un altro anno ai rituali. A volte andavo dal venditore presso cui avevo trovato l’Imam (a) e lo aiutavo. Un giorno gli chiesi se conosceva la tal persona che era seduta vicino a lui quel giorno, rispose: "Non la conosco, ma è una persona molto brava. A volte viene qua e si siede con me, siamo diventati amici. Inoltre se ho difficoltà economiche mi aiuta".
Finito anche il secondo anno, mi fu concesso di nuovo il permesso di incontrare l’Imam (aj), mi recai nello stesso posto della volta precedente. Egli mi diede di nuovo la stessa moneta, la presi e lo ringraziai. Con quella moneta comprai alcune basi su cui incidere timbri che poi vendevo nel bazar. Passavano gli anni e le basi non finivano mai!».[1]
[1] Shammeyi az keramate sheykh Hasanali Nokhodaki.
Storia di un vero muntazir: Shahid Mostafa Chamran (4)
Invece lui rispondeva: "Se un commerciante spende dal suo capitale, prima o poi il suo denaro finisce e va in bancarotta, deve investire il suo capitale per poter vivere. Se io non recitassi la preghiera della notte, andrei in bancarotta".
domenica 11 aprile 2010
Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini
venerdì 9 aprile 2010
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Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)
Feci come egli aveva detto e quando ebbi finito, un nobile uomo arabo s’avvicinò e mi chiese:‘Mi stavi cercando?’.
Risposi:‘No, non sei tu quello che cercavo’.
Egli se ne andò e all’improvviso mi accorsi di quello che era successo e lo seguii. Entrò in una casa, ma quando vi arrivai io, la porta era chiusa, allora bussai, rispose un uomo che mi chiese cosa volevo. Dissi che volevo parlare con la persona entrata poco prima, egli mi fece accomodare e vidi l’Imam (aj) seduto in giardino. Ero talmente attratto dalla sua presenza che mi dimenticai cosa volessi veramente chiedergli, così gli posi altre domande e dopo aver ottenuto le sue risposte, me ne andai.
Uscito dalla casa, mi vennero in mente tutte le quattordici questioni che avrei voluto sottoporgli, perciò bussai di nuovo alla porta, ma l’uomo che venne ad aprire mi disse che l’Imam (aj) non c’era, ma che al suo posto vi era il suo rappresentante. Quando entrai vidi che si trattava dell’ayatullah Seyyed Abolhasan Esfahani. Gli esposi le mie questioni e poi tornai a Najaf.
Sorpreso dell’accaduto, quando andai a Najaf mi recai a casa dell’ayatullah Esfahani, egli vedendomi mi disse: ‘Non ho forse già risposto alle tue domande?’.
Confermai, però gliele posi di nuovo, ed egli mi rispose di nuovo nello stesso modo. Ciò mi permise di comprendere l’elevata posizione in cui si trovava l’ayatullah Esfahani e il suo stretto rapporto con l’Imam (aj)”.[1]
[1] Keramat Salehin.
giovedì 8 aprile 2010
Storia di un vero muntazir: Shahid Mostafa Chamran (3)
martedì 6 aprile 2010
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L'importanza della preghiera
Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)
Il sapiente zaydita si recò a casa dell’ayatullah Esfahani e incominciarono ad esaminare l’argomento, senza però giungere a una conclusione. Pertanto l’ayatullah Esfahani disse a uno dei suoi servi di prendere una lampada che voleva condurre i suoi ospiti in un posto.
“Dove?”, chiese il sapiente zaydita.
“Vi porterò in un luogo in cui possiate vedere la sua nobile presenza con i vostri occhi affinché non abbiate più alcun dubbio”.
L’allamah Hajj Seyyed Hasan Mirjahani era presente e racconta: «Quando sentimmo le parole dell’Ayatullah rimanemmo di stucco e ci alzammo per andare con loro, ma l’Ayatullah non ce lo permise. Il giorno dopo incontrai il sapiente zaydita e gli chiesi cosa fosse successo.
Rispose: “Ringrazio Dio che ci ha guidati verso la religione della Famiglia della Rivelazione e della Profezia (a) e ci ha convinti dell’esistenza dell’imam Mahdi (aj), ora anche noi siamo seguaci della vostra religione e dell’imam del Tempo (aj)”. Continuò: “Ieri notte, andammo con l’ayatullah Esfahani nel luogo conosciuto come Maqam Waliyyilasr (aj). L’Ayatullah eseguì il wudhu e recitò una preghiera, poi una dua . All’improvviso il luogo s’illuminò di una luce molto forte e io svenni”. Il figlio del sapiente zaydita, che li aveva accompagnati, aggiunse: “Io li stavo aspettando fuori del Maqam, che improvvisamente sentii mio padre urlare. Corsi verso di lui e vidi che era svenuto. Quando si riprese disse di aver visto l’imam Mahdi (aj)”.
Quando il sapiente zaydita tornò nello Yemen s’impegnò a fondo per diffondere lo sciismo fra i suoi compagni».[1]
[1] Keramat Salehin.
sabato 3 aprile 2010
venerdì 2 aprile 2010
Storia di un vero muntazir: Shahid Mostafa Chamran (2)
mercoledì 31 marzo 2010
Questa è la nostra guida...
Una delle caratteristiche della Guida Suprema è di restare sveglio nelle ore notturne. La notte profonda è testimone delle sue preghiere a Dio. Anche quando deteneva la carica di Presidente della Repubblica, le sue veglie notturne, donavano una luce particolare alla sua vita. Durante una visita in Siria, s'incontrò alle dieci di mattina con l'allora presidente Hafez Assad. Questi chiese alla Guida Suprema: "Ha dormito bene stanotte?". Egli pensava che anche l'Ayatollah Khamenei, come gli altri capi di stato, dedicasse molte ore al riposo. La Guida Suprema gli rispose: "Sono sveglio da sette ore!". La gente di Dio è sempre così: per loro il miglior riposo sono l'amore per l'Adorato e le lacrime a notte fonda.
Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini
lunedì 29 marzo 2010
Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)
Shaykh Mahmud Halabi racconta: «Io ero una delle persone che a volte criticava il modo in cui l’ayatullah Esfahani guidava la comunità sciita, finché non lo incontrai personalmente in Iraq.
Quando andai da lui, gli feci presente le mie critiche e quelle degli altri, egli rispose a tutte le critiche con grande disponibilità, e alla fine mi disse: “Mi è stato ordinato di comportarmi così”.
Gli chiesi: “Chi le dà gli ordini?”.
Rispose: “Chi potrebbe essere?!”.
Ribattei: “Intende l’imam Mahdi (aj)?”, rispose di sì e mi mostrò una lettera, in cui fra le varie cose c’era scritto:
Nel nome di Dio Clemente e Misericordioso
Seyyed Abulhasan! Mettiti a disposizione di tutti, siediti fuori dalla tua casa e non chiudere la porta a nessuno. Non porre nessun ostacolo fra te stesso e la gente. Aiuta i miei seguaci che io ti aiuterò, Insha'Allah. al-Mahdi
Gli domandai: “Chi le ha dato questa lettera?”.
Disse: “Me la diede Sheykh Mohammad Kufi, uomo virtuoso e persona affidabile”.
Gli chiesi il permesso di copiare la lettera a condizione che fin quando egli fosse stato in vita non l’avrei mostrata a nessuno»[1].
[1] Keramate Salehin.
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domenica 28 marzo 2010
Storia di un vero muntazir: Shahid Mostafa Chamran (1)
sabato 27 marzo 2010
Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)
La sera la gente andava dall’Allamah, però una sera notai che egli preferiva rimanere da solo e si ritirò nella sua stanza prima del solito.
Quella sera non riuscii a dormire e mi alzai per andare a vedere se l’Allamah avesse bisogno di qualcosa. Quando mi avvicinai alla sua stanza, vidi che la luce era accesa però l’Allamah non c’era, allora andai a cercarlo.
Raggiunsi il mausoleo dell’imam Hasan Askari e Hadi (a), ma le porte erano chiuse, perciò mi recai nel luogo in cui si dice sia stato visto l’imam Mahdi (aj) per l’ultima volta. Scesi le scale, si sentivano due persone parlare, ma non capivo cosa dicevano. Erano rimasti pochi scalini, a un certo punto sentii l’Allamah dire: “Sayyid Murtaza! Cosa fai?! Perché sei uscito di casa?!”.
Io mi scusai e quando scesi, vidi che l’Allamah era solo e non vi era traccia di un’altra persona...».[1]
[1] Najm al-thaqib.
Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini
venerdì 26 marzo 2010
giovedì 25 marzo 2010
Questa è la nostra guida...
mercoledì 24 marzo 2010
In occasione della nascita dell'imam Hasan al-Askari (a)
venerdì 19 marzo 2010
Storia di un vero muntazir: Shahid Seyyed Mohammad Hosseyni Beheshti (11)
domenica 14 marzo 2010
Questa è la nostra guida...
Storia di un vero muntazir: Shahid Seyyed Mohammad Hosseyni Beheshti (10)
martedì 9 marzo 2010
Storia di un vero muntazir: Shahid Seyyed Mohammad Hosseyni Beheshti (9)
Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini
lunedì 8 marzo 2010
Storia di un vero muntazir: Shahid Seyyed Mohammad Hosseyni Beheshti (8)
sabato 6 marzo 2010
Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)
Era sua abitudine compiere il tawaf la mattina, poi si ritirava nella sua stanza e quindi impartiva lezioni ai suoi allievi in un’altra stanza.
Quel giorno, dopo essere tornato dal tawaf, si recò nella sua stanza; qualcuno bussò alla porta, egli stesso andò ad aprirla. Un nobile uomo arabo entrò ed entrambi si recarono nella stanza dell’Allamah. L’uomo rimase per un po’, parlarono insieme, quindi si alzò per congedarsi. L’Allamah lo accompagnò fino alla porta, gli baciò la mano e l’uomo uscì.
L’Allamah mi diede una lettera consegnatagli dal nobile arabo, dicendo: “Questa lettera è per un uomo che ha un negozio vicino al colle Safa, vai da lui e fatti dare quello che c’è scritto in questa lettera”. Io andai da quest’uomo, quando gli porsi la lettera, egli la baciò e mi disse: “Porta alcuni operai”.
Tornai con quattro operai e l’uomo ci diede rial francesi della quantità che questi operai potevano portare, quindi tornammo a casa.
Dopo un po’ di tempo mi recai di nuovo da quest’uomo, ma quando andai in quel luogo, mi resi conto che non c’erano né il negozio, né l’uomo. Chiesi a un passante che mi disse che non c’era mai stata una tal persona in quella zona.»
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giovedì 4 marzo 2010
In occasione della nascita del profeta Muhammad (s) e dell'imam Sadiq (a)
mercoledì 3 marzo 2010
martedì 2 marzo 2010
Storia di un vero muntazir: Shahid Seyyed Mohammad Hosseyni Beheshti (7)
domenica 28 febbraio 2010
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Questo suggerimento mi fu molto prezioso durante quegli anni.
Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)
[1] Najm al-thaqib
In occasione della Settimana dell'Unità tra musulmani
"Aggrappatevi tutti insieme alla corda di Allah e non dividetevi tra voi e ricordate la grazia che Allah vi ha concesso: quando eravate nemici è Lui che ha riconciliato i cuori vostri e per grazia Sua siete diventati fratelli. E quando eravate sul ciglio di un abisso di fuoco, è Lui che vi ha salvati. Così Allah vi manifesta i segni Suoi affinché possiate guidarvi.
Sorga tra voi una comunità che inviti al bene, raccomandi le buone consuetudini e proibisca ciò che è riprovevole. Ecco coloro che prospereranno.
E non siate come coloro che si sono divisi, opposti gli uni agli altri, dopo che ricevettero le prove. Per loro c'è castigo immenso." (3:103-104-105)
mercoledì 24 febbraio 2010
1171 anni di imamato...
Il Profeta (s) disse: "Ti sia data una lieta novella, o Fatima! Mahdi nascerà dalla tua progenie". Kanz al-'ummal, hadith 34208
martedì 23 febbraio 2010
In occasione del martirio dell'imam Hasan al-Askari (a)
lunedì 22 febbraio 2010
Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)
Durante un viaggio in Iraq incontrai Sayyid Bahrululum e mi resi conto che era davvero un mare di sapienza (Bahrululum), per questo motivo gli chiesi come avesse raggiunto tale livello di conoscenza. Egli mi rispose: “La risposta di quello che mi chiedi è un segreto, però te lo rivelerò, a patto che, fino a quando sono vivo, non lo dica a nessuno”. Io accettai, quindi mi disse: “Una notte andai alla moschea di Kufa e vidi il mio signore, l’imam Mahdi (aj) che recitava una preghiera. Lo salutai ed egli mi rispose e mi ordinò di avvicinarmi, io feci qualche passo, mi ordinò di andare più vicino, mi avvicinai ancora, di nuovo mi ordinò di avvicinarmi. Allora mi abbracciò e ciò che Dio volle si trasferì nel mio petto”».[1]
[1][1] Najm al-thaqib.
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domenica 21 febbraio 2010
Il tawakkul (1)
L'ayatollah Mesbah Yazdi tratta questo argomento nei primi capitoli del libro "Rahyane kuye dust" (lett. Coloro che sono in viaggio verso l'Amico, cioè Dio), dove analizza l'hadith Mi'raj. Mi sono ispirata al suo testo per scrivere questo post.
sabato 20 febbraio 2010
mercoledì 17 febbraio 2010
Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)
Ero ancora in dubbio quando improvvisamente arrivò una tempesta di sabbia che mi guidò fino alla moschea di Sahlah; entrai e vidi che non c’era nessuno tranne un nobile uomo dedito a suppliche che facevano piangere gli occhi e il cuore di chi le ascoltava. Sentii che mi tremavano le ginocchia nel sentire queste parole e frasi commoventi, che mai avevo sentito prima d’allora. Incominciai a piangere e rimasi lì fino a quando le sue suppliche finirono. L’uomo si accorse della mia presenza e mi disse di avvicinarmi. Io avanzai di qualche passo, mi disse di avvicinarmi ancora di più. Feci qualche altro passo, di nuovo mi ripeté lo stesso ordine dicendo: “L’educazione richiede che gli ordini vengano rispettati”. Allora gli andai così vicino che la mia mano poteva toccarlo e la sua poteva toccare me, quindi egli (aj) incominciò a parlarmi».[1]
[1] Najm al-thaqib.
martedì 16 febbraio 2010
Questa è la nostra guida...
lunedì 15 febbraio 2010
domenica 14 febbraio 2010
Questa è la nostra guida...
Quelli che hanno incontrato il Sole (aj)
Questo suo allievo racconta: «Una notte, dopo aver finito di studiare, uscii e mi accorsi che un uomo si stava dirigendo verso il mausoleo dell’imam Alì (a). Pensai che fosse un ladro, perciò mi avvicinai senza che egli s’accorgesse della mia presenza. Egli si avvicinò al mausoleo dell’Imam (a), quindi vidi che la prima porta e in seguito la seconda e la terza si aprirono. L’uomo porse il suo saluto all’Imam (a) e ricevette risposta, quindi incominciò a parlare di questioni religiose con l’Imam (a). Quando sentii la sua voce, capii che era il mio maestro Moqaddas Ardabili. In seguito egli uscì dal mausoleo e si diresse verso Kufa mentre io continuavo a seguirlo. Giunto alla moschea di Kufa, lo sentii parlare con un’altra persona riguardo agli stessi argomenti.
Uscito dalla moschea, lo chiamai: “Signore mio! Io ti ho seguito per tutta la notte, ti prego, dimmi chi erano le persone con cui hai parlato”.
Egli mi fece promettere che non avrei raccontato questo suo segreto a nessuno finché era in vita, quindi mi disse: “A volte ho problemi a risolvere alcune questioni religiose, perciò di notte mi reco presso la tomba del Principe dei Credenti (a), con cui ne discuto e lui mi risponde. Stanotte l’imam Alì (a) mi ha mandato dall’imam Mahdi (aj), dicendomi che egli si trovava presso la moschea di Kufa e di chiedere a lui riguardo a questa questione”».[1]
Esiste anche un’altra versione di questa vicenda, leggermente diversa.
[1] Bihar al-anwar.